Provincia Genova: Barsotti (FI) chiede “Più distributori di Gpl e Metano”

23/01/2009 - Nicola Ventura

    Nuove stazioni di servizio con distributori di Gpl per auto a Genova e provincia. Lo ha chiesto in Consiglio Provinciale il vicepresidente dell’assemblea Maurizio Barsotti (FI) con un’interpellanza alla quale – a conclusione del dibattito in cui sono intervenuti Angelo Spanò

    (Intergruppo di Sinistra), Giuseppe Tassi, Mario Maggi e Giuseppe Vaccarezza (FI), Massimo Pernigotti (Lista Biasotti) e Simone Pedroni (PD) – ha risposto l’assessore allo sviluppo economico Paolo Perfigli.

    Per Barsotti “l’uso incentivato del gas propano liquido e del metano comporta un risparmio vero, oltre il quaranta per cento rispetto alla conduzione delle vetture alimentate con altri carburanti, non è inquinante e oggi con le nuove tecnologie sia gli impianti per il Gpl che i serbatoi delle auto sono sicurissimi.

    Il problema è però la difficoltà sul nostro territorio di potersi rifornire di questo carburante e vanno, perciò, favorite eventuali richieste di chi volesse aprire nuovi impianti, nel rispetto delle normative di sicurezza che prevedono per queste strutture una distanza da abitazioni ed edifici di ottanta metri.”

    L’assessore Perfigli ha condiviso “la carenza evidente sul territorio dell’offerta di metano e gpl, più economici e con un minore impatto ambientale, e per questo la Provincia ritiene giusto contribuire a una soluzione positiva. Mi sono attivato nei confronti della Regione, competente per le politiche di pianificazione e autorizzative della distribuzione dei carburanti che ha avviato il superamento di alcune disposizioni che limitavano l’ampliamento della gamma dei carburanti nei distributori, iniziando quindi anche un meccanismo di maggior liberalizzazione. Nel testo unico sul commercio la Regione, inoltre, è impegnata a prevedere anche meccanismi di incentivazione per questo tipo di carburanti. Il problema dello sviluppo della rete di gpl e metano resta però legato agli aspetti della sicurezza e urbanistici, perché le possibili nuove installazioni vanno commisurate a soluzioni che garantiscano sicurezza nell’impatto territoriale. Credo comunque che si stia andando nella giusta direzione per dare risposte positive e adeguate alle esigenze poste.”

    Le carenze della rete distributiva di gpl e metano sono state sottolineate anche da Angelo Spanò “per il gpl a Genova ci sono soltanto i distributori di Borzoli e Molassana alta, e tre sono gli impianti per il metano” e da Giuseppe Tassi “nel Levante c’è un impianto sulla Ruta, ma per esempio ad Avegno non si è riusciti ad installarlo perché le norme tecniche prescrivono distanze tali da strade ed edifici da non consentirne la realizzazione se non in aree molto vaste.”

    Per Mario Maggi “il tema va approfondito in commissione, anche con le società di distribuzione, verificando la possibilità di un’offerta multipla di carburanti, soprattutto sulle autostrade e nelle zone del territorio che lo consentano in termini di sicurezza.”

    Giuseppe Vaccarezza ha ricordato che “ci sono anche campagne di incentivi per l’acquisto di veicoli ecologici a gas, ma l’attuale rete distributiva rende meno attraenti queste promozioni. Gpl e metano hanno costi minori e, anche se non conosco i dati, credo un minore impatto ambientale. Ringrazio il collega che ha posto un problema senz’altro da approfondire.”

    Massimo Pernigotti ritiene “utile una riunione della competente commissione consiliare con i gestori e i rappresentanti delle categorie. Il problema dell’inserimento di distributori di questo tipo nella rete è legato al fatto che hanno normative completamente diverse dagli altri. Potremmo impegnarci nel far si che i piani urbanistici individuino zone per i siti che possano prevedere impianti a metano e Gpl.”

    Per Simone Pedroni “nel confronto non vanno dimenticati altri attori, come le case automobilistiche e lo stesso Stato che applica accise differenti su benzina e gasolio rispetto al gas, che potrebbero avere interesse a spingere determinate produzioni rispetto ad altre. Non credo utile forzare nei confronti dei piani urbanistici comunali, mentre vanno create e incentivate maggiormente le scelte e le consapevolezze, anche ecologiche, dei cittadini.”
    Fonte: http://www.genovapress.com