Distributore Gpl, Como parla e gli svizzeri fanno l’impianto

08/09/2009 - Nicola Ventura

    L’Agip è arrivata prima in Ticino che a Como: a Brusata -Novazzano, sei chilometri da Chiasso e sull’altro versante del confine di Bizzarone, sta per costruire un impianto di Gpl,

    nella stazione di servizio sulla quale già campeggia una sigla che non lascia dubbi sulla Compagnia petrolifera titolare. Ed è Eni, Ente nazionale idrocarburi, un mito italiano.

    Come riferisce il «Corriere del Ticino», la filiale elvetica di Agip ha presentato in Comune domanda di costruzione del serbatoio e dell’erogatore di Gpl e l’impianto sarà il secondo nel Mendrisiotto. Il primo, come ben sanno i pochi comaschi che dispongono di un autoveicolo a Gpl o a metano, si trova a Mendrisio ed è prediletto dai pendolari del pieno, poiché il territorio comasco scarseggia di distributori di Gpl, gas di petrolio liquefatto e forse anche per questo stenta a decollare il mercato dell’autotrazione alternativa. Gli ultimi dati disponibili, relativi al 2008, dicono che solo il 4% delle auto di nuova immatricolazione non è a benzina e neppure a gasolio.

    All’ultimo censimento, gli impianti di Gpl risultavano a Cadorago, Mariano Comense e a Solbiate Comasco. Era stato presentato in occasione di un convegno al “Pirellino” di  Como, dal titolo «A tutto gas: una rete di distribuzione gpl-metano», organizzato da Sviluppo Impresa, azienda speciale della Camera di Commercio, nel momento di più alta concentrazione delle polveri sottili e di più forte interesse per gli eco-incentivi regionali. Nessun impianto di Gpl a Como, ma in prospettiva sembrava che anche la città, entro l’autunno 2009 (così , almeno, è stato annunciato a marzo), sarebbe stata servita ed erano state ipotizzate due località: l’area dell’Ippocastano e l’area di Lazzago. E le operazioni sarebbero state facilitate anche dal punto di vista burocratico, perché la Regione ha ridotto le distanze dai centri abitati per gli impianti di distribuzione di Gpl. Ma è stata subito levata di scudi da parte dei residenti di via Moro:«Qui, un impianto del genere non lo vogliamo», consiglieri comunali a dar man forte. «Ricordo solo che l’area dell’Ippocastano – dice l’assessore comunale all’ambiente, Diego Peverelli – è comunale e finora, ad ogni ipotesi di localizzazione di un manufatto, i residenti hanno sempre risposto no».  Un’osservazione che introduce l’argomento: i comaschi, in centro o in periferia, potranno disporre di un impianto Gpl?

    «Si è effettivamente presentata una società petrolifera – dice l’assessore – per dare il via alla pratica sull’impianto. L’ipotesi è di collocarlo a Lazzago, ma dev’essere acquisita l’area idonea. L’area che si presta maggiormente è di proprietà privata e quindi la Società dovrà concludere le trattative in corso». Nonostante alcuni lacci siano stati allentati dalla delibera regionale, i vigili del fuoco dovranno comunque dare nulla osta per la sicurezza. Ma non è ancora questa la fase. Sono stati mossi solo i primi passi, che sono pur sempre più di niente. Ma ci sono le premesse perché Brusata arrivi entro fine anno ad erogare un gas per autotrazione che è ad emissione zero di polveri fini e di ossido e riduce del 10% l’emissione di anidride carbonica.

    http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/88179_distributore_gpl_como_parla_e_gli_svizzeri_fanno_limpianto/