Autorita’ Energia: una nuova tariffa e sei progetti-pilota per ricaricare le auto elettriche

13/01/2011 - Nicola Ventura

    Entra in vigore da gennaio una nuova tariffa di rete riservata alla ricarica delle auto elettriche nei centri urbani ed in altri luoghi aperti al pubblico. Lo ha stabilito l’Autorità per l’energia che ha introdotto nuove regole a sostegno dello sviluppo

    di infrastrutture di ricarica a pagamento dei veicoli elettrici e previsto anche semplificazioni ed agevolazioni per la realizzazione di alcuni progetti mirati di sperimentazione che verranno selezionati entro il 30 aprile.
    Le novità sono contenute in un provvedimento che delinea, in particolare,  una nuova tariffa, in vigore dal 1° gennaio, per i servizi di rete destinati alla ricarica pubblica delle auto elettriche e stabilisce regole semplificate per la sperimentazione degli stessi servizi e criteri concorrenziali per la selezione di sei progetti pilota per la ricarica pubblica.  Queste sperimentazioni pilota, anche al fine dell’ottenimento delle agevolazioni, dovranno soddisfare requisiti di efficienza ed efficacia ben definiti e precisi impegni a pubblicizzare e condividere i risultati ottenuti.

    Per quanto riguarda i prezzi dell’energia elettrica, anche per i veicoli elettrici, saranno frutto del confronto tra le diverse offerte in concorrenza sul mercato liberalizzato.
    “Dopo il provvedimento che ha consentito di eliminare i vincoli normativi all’installazione di un secondo contatore per le ricariche private presso le utenze domestiche, la nuova delibera faciliterà anche soluzioni per le ricariche in luoghi aperti al pubblico. L’insieme dei due provvedimenti rappresenta un ulteriore, deciso  contributo allo sviluppo della mobilità elettrica” – ha sottolineato il Presidente dell’Autorità Alessandro Ortis.
    “Le decisioni assunte sono coerenti con le iniziative già varate a sostegno dello sviluppo delle smart grids, per modernizzare e rendere più flessibili e intelligenti le reti di distribuzione elettrica. Questo tipo di sviluppo favorisce anche  l’utilizzo delle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica, a beneficio dell’ambiente e dei consumatori finali” ha concluso Ortis.

    L’Autorità italiana è fra i primi organismi di regolazione ad adottare provvedimenti nel solco delineato dalle recenti iniziative della Commissione europea per la promozione della mobilità elettrica.

    I  progetti-pilota nel dettaglio

    I sei progetti pilota verranno selezionati dall’Autorità entro il prossimo 30 aprile, sulla base della bontà delle tecnologie proposte e della loro valenza in termini di efficienza di servizio, ottimale utilizzo delle infrastrutture di ricarica e facilitazione della concorrenza.

    In concreto, per la selezione dei sei progetti pilota che potranno godere di specifiche agevolazioni (728 euro/anno per punto di ricarica fino al dicembre 2015), l’Autorità ha fissato alcuni criteri che riguardano: la rilevanza e la completezza del progetto in termini tecnologici; la minor onerosità per il sistema elettrico; la rilevanza delle informazioni che potranno essere rese disponibili al sistema elettrico; la minimizzazione degli oneri gestionali nei rapporti contrattuali dei vari soggetti attivi nell’ambito della sperimentazione; la capacità di garantire un servizio competitivo, concorrenziale e omogeneamente diffuso.

    I soggetti responsabili dei progetti pilota dovranno inoltre presentare alla Direzione Tariffe dell’Autorità un dettagliato rapporto semestrale ed una relazione finale delle attività svolte. Le  Direzioni Tariffe e Mercati dell’Autorità esamineranno le relazioni finali dei progetti pilota e formuleranno suggerimenti per la standardizzazione delle soluzioni sperimentate con successo e per la loro diffusione su più ampia scala. Le relazioni finali saranno rese pubbliche sul sito internet dell’Autorità, per permettere la diffusione delle esperienze e dei risultati.

    Il provvedimento ARG/elt 242/10 (disponibile sul sito www.autorita.energia.it) è frutto di una procedura di consultazione alla quale hanno partecipato numerosi soggetti interessati fra cui associazioni ambientaliste, costruttori di apparati di gestione dei diversi tipi di sistemi di ricarica, imprese di vendita e distribuzione dell’energia di varia dimensione, società di consulenza e di ingegneria.