Lucca: incentivi 2010 per la rottamazione di mezzi inquinanti

23/02/2010 - Nicola Ventura

    “L’amministrazione comunale prosegue nell’impegno alla lotta alle polveri sottili in difesa della qualità dell’aria e, per il 2010, vara una nuova campagna di incentivi per il rinnovo del parco auto e delle caldaie da riscaldamento.”

    Lo afferma il vice sindaco Giovanni Pierami, che spiega:” Anche quest’anno, i cittadini hanno la possibilità di accedere ai contributi per la rottamazione dei mezzi di trasporto e per sostituire le caldaie da riscaldamento: Gli incentivi economici quindi sono previsti per il passaggio a caldaie alimentate metano o gpl e per l’acquisto di nuovi veicoli a basso impatto ambientale o per la trasformazione a gas di veicoli a benzina.”

    L’iniziativa rientra nell’accordo di programma 2007 – 2010 che il Comune di Lucca ha firmato con la Regione Toscana, ANCI, URPT e province e che individua le misure da applicare, a medio e lungo termine, per il risanamento della qualità dell’aria nelle aree urbane, che sancisce anche il limite alla circolazione dei mezzi inquinanti.

    Rispetto allo scorso anno vi sono però alcune importanti novità, che riguardano alcuni aspetti significativi, il primo è che non si possono cumulare gli incentivi statali con altri… questo ovviamente fa sì che, diversamente dagli anni scorsi, si può accedere agli incentivi comunali solo se si rinuncia a quelli statali, là dove quelli comunali sono economicamente più vantaggiosi come, p.e., nel caso delle trasformazioni a gas di veicoli a benzina infatti, gli incentivi sono raddoppiati (700 euro per il gpl, 1000 per il metano da parte del Comune; 500 euro indistintamente lo Stato); la non cumulabilità degli incentivi nel 2010 comporta l’esclusione di tutte quelle domande che, presentate dai cittadini nel 2009, per la precisione dopo il 7 maggio (giorno di esaurimento del fondo) hanno usufruito dell’incentivo statale; quest’ultime infatti erano sottoposte alla verifica di due condizioni ovvero:

    che la Regione stanziasse specifici fondi per il 2010 (per l’anno in corso ciò si è verificato)
    le condizioni di erogazione nel 2010 sarebbero dovute rimanere identiche a quelle del 2009 (invece ci sono stati cambiamenti sostanziali);

    i cambiamenti necessariamente apportati nel “Disciplinare 2010” si traducono in pratica nell’esclusione delle domande presentate nel 2009 dai cittadini che hanno acquistato “nuovi veicoli bifuel” e “trasformato a gas” le loro auto perchè, in entrambi i casi lo Stato ha concesso propri incentivi (ciò risulta dalla fattura allegata alla domanda) e poi come se non bastasse, la specifica tipologia di acquisto di nuovi veicoli bifuel non è più nell’elenco degli incentivi erogabili, infatti è stata del tutto eliminata.

    Di contro però, nel Disciplinare 2010 sono state inserite due nuove tipologie di incentivi per il contenimento / abbattimento del PM10 proveniente dalla combustione di biomassa legnosa (fonte di emissione di polveri sottili percentualmente molto importante per il ns territorio); il primo interessa un incentivo di 700 euro per la sostituzione (comprensivo di acquisto e installazione) di camini a camera aperta (quelli che comunemente si trovano nelle nostre case) con termocamini a camera chiusa con un rendimento non inferiore al 75% (di fatto una ottimizzazione della combustione e di una conseguente netta diminuzione anche di più ordini di grandezza delle polveri sottili emesse); l’altra interessa un incentivo suddiviso tra acquisto e installazione di “dispositivi antiparticolato” ovvero elettrofiltri; l’importo è di 1000 euro che copre quasi per intero il costo del dispositivo in più, per favorirne l’acquisto e l’uso, si concede un ulteriore incentivo per l’installazione (400 euro, 800 o 1200) che può essere diverso in funzione delle situazioni impiantistiche nelle quali si deve operare; i dispositivi antiparticolato si possono installare sia su nuovi impianti termici che su quelli già in uso con il limite di potenza che non può superere i 50 kw (limiti funzionali); tra le tipologie degli impianti termici civili che utilizzano la biomassa legnosa sono compresi: stufe tradizionali, stufe a combustione controllata, caminetti aperti e chiusi, cucine economiche, caldaie/boiler e non ultima perchè meno importante: forni degli esercizi di ristorazione ovvero le pizzerie.

    Per le domande di accesso devono essere utilizzati i nuovi modelli rivisti e aggiornati con le nuove disposizioni, che sono disponibili presso l’URP o in rete sul sito del Comune di Lucca sotto la voce “qualità dell’aria”.