“Trasporto pubblico” e “Metano”: se ne discute a Roma il 4 Aprile

03/04/2012 - Nicola Ventura

    L’assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Marco Visconti, ha promosso un convegno sulla mobilità urbana sostenibile per valutare il possibile apporto dei trasporti a gas naturale nella Città di Roma ed in particolare il suo utilizzo

    nel servizio delle auto pubbliche.

    Il convegno, organizzato dall’Osservatorio ambientale di Roma Capitale, si svolgerà presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio mercoledì 4 aprile 2012, dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

    L’evento, che si svolge in collaborazione con l’Associazione italiana economisti dell’energia (AIEE) e il Centro Interuniversitario per lo sviluppo sostenibile (CIRPS) dell’Università la Sapienza, vedrà la partecipazione delle principali cooperative di Taxi di Roma e dei massimi esperti del settore.

    Interverranno anche rappresentanti delle associazioni NGV System Italia (Associazione della filiera industriale italiana del metano per autotrazione), AIGET (Associazione italiana grossisti di energia e trader), FEDERMETANO (Federazione nazionale dei distributori e dei trasportatori di metano), ASSOGASMETANO (Associazione nazionale imprese distributrici metano autotrazione), Confartigianato, in rappresentanza delle officine di riparazione e assistenza.

    Nota al Convegno

    E’ opinione comune tra gli esperti di mercati e tecnologie energetiche che nei prossimi anni aumenterà molto il ruolo del gas naturale in tanti usi oggi riservati al petrolio, in particolare per l’utilizzo diretto nei motori per trasporto stradale, marino ed aereo, e per la produzione di carburantiliquidi “verdi” con il sistema chiamato “Gas To Liquids” (oltre che per la trigenerazione: produzione combinata di elettricità, calore e freddo).

    Contemporaneamente crescerà il ruolo delle fonti energetiche rinnovabili quali eolico, solare fotovoltaico e termico, geotermia, moti ondosi e maree e l’utilizzo delle biomasse, per la produzione di biogas utilizzabile per la produzione di elettricità e calore ma anche, se opportunamente trattato, di biometano.

    Il percorso energetico auspicato dalla Commissione Europea vede il traguardo dell’80% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2050; molti Paesi, come la Germania e la Gran Bretagna si stanno già organizzando per raggiungere questi obiettivi: ma la sfida riguarda tutti i 27 Paesi dell’Unione.

    I prossimi anni saranno quindi di passaggio e trasformazione; le esigenze di bilancio di tutti gli Stati obbligheranno in ogni caso a politiche di massima efficienza ed economicità e quindi lo sfruttamento di tutte le risorse possibili con il minor costo e impatto ambientale.

    Recenti scoperte di ingenti giacimenti di gas naturale in molte parti del mondo, dovute a significative innovazioni tecnologiche di esplorazione e di estrazione, hanno quintuplicato in pochissimi anni le disponibilità di gas naturale, oggi valutate sufficienti a garantire gli attuali consumi mondiali per oltre due secoli e mezzo.

    Questi ritrovamenti interessano molte aree geografiche, dall’Australia, al Brasile, al Mozambico, agli Stati Uniti, e la tecnologia del gas naturale liquefatto (GNL) trasportato via nave e rigassificato prima di essere immesso in rete, ne permette una relativamente facile movimentazione.

    Questa situazione ha portato ad una separazione dei prezzi del gas da quelli del petrolio, ai quali era storicamente agganciato, e ad una loro rapida discesa nelle aree più prossime ai giacimenti.

    Adesso che l’offerta di gas naturale ha iniziato a superare i consumi locali, i produttori si stanno preparando ad un grande movimento di esportazione che vede come principale obiettivo l’Europa, dove i prezzi sono ancora alti – e in Italia ancora di più – per la mancanza di giacimenti di analoga dimensione e la lontananza dalle fonti di approvvigionamento.

    Per molti anni a venire il prezzo del gas sarà quindi competitivo con quello del petrolio e più ancora con quello dei carburanti, in particolare benzina e diesel, che richiedono per essere utilizzati il passaggio in più della raffinazione. Sarà anche competitivo con quello di buona parte delle fonti rinnovabili che richiederanno ancora per molto tempo l’elargizione di incentivi a carico delle bollette dei consumatori.

    Questa situazione di mercato sta rilanciando la trazione a gas naturale, in cui l’Italia vanta uno storico primato mondiale sia per la motoristica delle vetture sia per le tecnologie infrastrutturali del servizio. Oggi circolano nel nostro paese circa 800 mila vetture a gas naturale, rispetto agli oltre 35 milioni in totale.

    Un rilancio significativo del trasporto a gas naturale in Italia e la sua diffusione di massa, iniziando da realtà aggregate come possono essere i servizi di auto pubbliche o le flotte aziendali, è oggi reso possibile da importanti aggiornamenti normativi, attesi da tempo, ed approvati dal Parlamento nel recente provvedimento “Liberalizzazioni”.

    Il continuo progresso negli standard di sicurezza sta portando anche ad altre significative innovazioni, come le realizzazione di impianti self service pubblici e casalinghi mentre le stazioni di servizio si potranno presto realizzare anche nelle aree non servite dalla rete dei gasdotti. La tecnologia del freddo permette di trasportare e immagazzinare sottoterra grandi quantità di gas in forma liquida (in dimensione ridotta ciò che già si fa abitualmente con il trasporto via nave).

    Al grande vantaggio economico dell’uso del gas al posto dei carburanti di derivazione petrolifera, che già oggi permette di rientrare in due-tre anni dal maggior costo dell’autovettura nuova o della trasformazione di vetture in uso, l’altro grande interesse per il gas è dovuto alla minore produzione di gas climalteranti (30% in meno di CO2) e dalla pressoché totale assenza dei pericolosissimi particolatinei residui della combustione.

    L’impatto ambientale dell’utilizzo del gas naturale, che se disperso in aria è anch’esso climalterante, può essere ulteriormente ridotto addizionandolo di gas naturale derivato dalla macerazione delle biomasse agricole ed anche della frazione organica dei rifiuti urbani. In futuro il gas naturale potrà anche essere addizionato con l’idrogeno, che ne aumenterà notevolmente le prestazioni.

    Nell’attuale contesto tecnologico e di mercato, di fronte al diffuso inquinamento atmosferico e altimore per i cambiamenti climatici, le Amministrazioni Comunali, responsabili della salute pubblica, si interrogano sull’opportunità rappresentata dalla diffusione del gas naturale per autotrazione, che può essere molto rapida, considerato che si tratta di tecnologie già consolidate ed ampiamente disponibili.

    Il convegno “Trasporto a gas naturale per la mobilità urbana sostenibile” organizzato dall’Osservatorio ambientale su mandato dell’Assessorato per l’ambiente di Roma Capitale, intende avviare un dibattito e valutare le possibili forme di indirizzo e intervento iniziando dalla realtà rappresentata dalle autovetture di servizio pubblico della città di Roma.