Mr Prezzi contro gli aumenti del metano per auto

10/09/2008 - Nicola Ventura

    Nuova stretta anti-rincari di Mr Prezzi. Il Garante, Antonio Lirosi, e la Guardia di Finanza hanno definito un piano operativo di controlli tra settembre e ottobre “per accompagnare da vicino il processo di formazione dei prezzi lungo la filiera del pane e della pasta”, ma il lavoro di “persuasione e deterrenza” si allarga anche ad altri settori come il metano.

    Lo annuncia lo stesso Lirosi spiegando che sta valutando l’ipotesi “di convocare con la competente direzione dell’Energia, una riunione sul prezzo del metano di autotrazione” dopo le numerose segnalazioni sui “continui aumenti”.

    L’azione del ministero dello Sviluppo economico va dunque avanti visti i primi risultati già ottenuti per esempio sul prezzo del burro: “Sarà un caso – afferma in un’intervista all’Ansa – ma dopo le verifiche e le ispezioni compiute dai reparti operativi della Guardia di Finanza in queste città il livello del prezzo rilevato dall’Istat si è riallineato a quello prevalente nelle altre città, dove invece si sono registrati aumenti”.

    L’azione del governo, che domani incontrerà i rappresentanti dell’industria molitoria, proseguirà quindi “non solo per arginare i rincari ma anche per eliminare le vischiosità che si rilevano in una possibile fase di riduzione dei prezzi al consumo di determinati prodotti. Il lavoro di persuasione nei confronti delle categorie imprenditoriali, di sorveglianza per far emergere comportamenti non leciti e quindi di deterrenza, di corretta informazione ai consumatori sia utile nel lungo periodo in un paese come il nostro in cui, per ragioni storiche, la cultura del mercato e del rispetto dei consumatori non appare così diffusa”.

    Secondo Lirosi, settembre sarà ancora un mese “critico” per l’inflazione, ma da ottobre è possibile prevedere un rallentamento.

    Coldiretti: da grano a pane ricarico del 1.325%
    Dal campo alla tavola il grano subisce aumenti del 369 per cento nel diventare pasta e addirittura del 1.325 per cento se si trasforma in pane. E’ quanto afferma la Coldiretti che, nel commentare le dichiarazioni del Garante dei prezzi Antonio Livolsi, sottolinea che dall’inizio dell’anno le quotazioni del grano sono calate del 40 per cento, ma i prezzi di pane e pasta non sembrano diminuire con una divaricazione degli andamenti molto evidente.

    Nel dettaglio – sottolinea la Coldiretti – il grano duro è oggi quotato attorno ai 30 euro al quintale con un calo del 40 per cento rispetto all’inizio dell’anno mentre il grano tenero oscilla attorno ai 20 euro al quintale con una riduzione del 35 per cento. Caduto l’alibi che per mesi ha giustificato i rincari, i prezzi non accennano a diminuire e hanno raggiunto valori medi di 2,85 euro al chilo per il pane e di 1,5 euro al chilo per la pasta, secondo il servizio Sms consumatori del Ministero delle Politiche Agricole.

    La Coldiretti sta lavorando ad una strategia per semplificare e razionalizzare la filiera per rispondere alle esigenze degli agricoltori e nell’interesse dei consumatori.

    Fonte: http://www.rainews24.it