Landi ‘ringrazia’ il caro petrolio

30/08/2008 - Nicola Ventura

    La Borsa ci ha abituato alle altalene, ma quella della Landi Renzo è decisamente da manuale. Otto mesi fa scrivevamo del tonfo dell’azienda di Corte Tegge, sbarcata a Piazza Affari alla fine di giugno a 4 euro per azione e subito crollata poco sopra i 2 euro. Alla fine del 2007, nonostante la crescita delle quote di mercato e una notevole redditività, il titolo scontava una flessione del 43,5 per cento sul prezzo di collocamento. Un disastro.

    Poi, a partire dalla metà di marzo 2008, la svolta. L’azienda guidata da Stefano Landi ha iniziato una formidabile rincorsa. Rispetto alla fine del 2007, le quotazioni sono cresciute di oltre il 100 per cento, attestandosi attorno ai 4,7 euro, dunque ben al di sopra del prezzo di collocamento. Una rimonta tanto più notevole perchè messa a segno in piena controtendenza rispetto all’indice Mibtel, che nello stesso periodo ha perso il 26 per cento.
    A mettere le ali ai titoli dell’azienda di Cavriago è stato soprattutto il caro petrolio.

    La corsa dei prezzi di benzina e gasolio ha determinato una forte crescita del mercato dei sistemi di alimentazione a Gpl e metano, di cui la Landi è leader mondiale. Nei primi 6 mesi di quest’anno il giro d’affari è aumentato del 41 per cento (105 milioni), l’utile netto del 66, superando i 15 milioni di euro. I due terzi del fatturato sono realizzati all’estero e la posizione finanziaria netta è positiva per 43 milioni. In sostanza, l’azienda non ha debiti.

    Poco più di un mese fa, la Landi ha comprato per 63 milioni di euro uno dei suoi principali concorrenti, la Lovato Gas di Vicenza. Buon segno.

    Fonte: http://www.telereggio.it