Federmetano: Triplicati in febbraio gli ordini di auto a metano

03/03/2009 - Nicola Ventura

    Federmetano, l’associazione nazionale dei distributori di metano per autotrazione, sta registrando un forte sviluppo del settore. Gli ecoincentivi recentemente approvati stanno dimostrando la ferma volontà del Governo nel favorire lo sviluppo di carburanti ecologici

    e fra questi principalmente il metano per auto. L’effetto degli incentivi governativi è stato deciso e immediato.

    In un mercato (quello degli autoveicoli a metano di nuova immatricolazione) che già nel 2008 aveva fatto registrare tassi di crescita maggiori del 30%, gli ordinativi di autoveicoli a metano a febbraio sono triplicati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

    I fattori vincenti degli autoveicoli a metano oggi sono molteplici:
    1. Prezzi d’acquisto, che grazie ai nuovi incentivi, sono ormai allineati a quelli delle versioni a benzina. Senza tenere conto degli sconti delle case costruttrici, i vantaggi derivanti dagli incentivi governativi arrivano infatti a € 5.000 per le autovetture ed a € 6.500 per i mezzi commerciali.
    2. Un’offerta sempre più vasta e articolata di automezzi a doppia alimentazione benzina e metano, per la massima libertà di movimento anche in aree meno coperte dalla distribuzione.
    3. Prezzi del metano in discesa e costi chilometrici più bassi che con qualunque altro carburante (la metà di un’auto a benzina).
    4. Nessuna limitazione di utilizzo o di parcheggio del veicolo, poiché il metano per auto circola anche nelle giornate di blocco del traffico ed è più sicuro di benzina e GPL.
    5. Nel 2008 sono stati aperti 50 distributori e solo nei primi due mesi del 2009 altri 10. Circa 50 impianti sono in prossima apertura anche in zone fino a ieri prive di servizio o scarsamente servite e più di 100 sono in costruzione. Come conseguenza, le immatricolazioni di auto alimentate a metano sono state in forte incremento nel 2008, anche in aree ancora relativamente poco servite dalla distribuzione.

    Ad esempio in Piemonte + 44,4%, in Campania + 214%, nel Lazio + 96%, in Sicilia + 190%, in Calabria + 269%, in Puglia + 123,1% ed in Basilicata + 151,4%.
    E considerando gli ordinativi non c’è da stupirsi se cresceranno ancora nei prossimi mesi.

    Fonte: http://www.sassuolo2000.it