Dieci Punto a metano per la giunta toscana: 57 mila euro risparmiati ogni anno

06/03/2013 - Nicola Ventura

    Il presidente Enrico Rossi era stato il primo a maggio dell’anno scorso ad inaugurare il nuovo corso, nel segno della sobrietà e per abbattere i costi di gestione: via la Mercedes, al suo posto un’utilitaria ecologica. Un’operazione a costo zero, grazie alla permuta di due vetture. Il cerchio ora si chiude con il resto della giunta. Le nuove auto blu con autista saranno Punto a metano.

    La Regione ne ha acquistato dieci vendendo altrettante Volvo S80 e S60, tutte diesel e immatricolate tra il 2008 e il 2011. Le dieci Punto vetture sarebbero costate 143.616 euro: 59.933 sono stati scontati per la permuta dell’usato. Ne sono rimasti da pagare 83 mila, che saranno comunque ammortizzati, spiegano dagli uffici, grazie ai risparmi su carburante, assicurazione e costi di gestione in diciotto mesi, al massimo in due anni.

    Cinquantasettemila euro risparmiati ogni anno

    Nel 2011, prima che la Mercedes del presidente venisse sostituita con un’utilitaria a metano, per le undici auto blu la Regione aveva speso 77.173 euro di carburante, 11.209 di assicurazione, 35.640 euro per la manutenzione e 14.596 euro di pedaggi. Il bollo auto non viene pagato, essendo una tassa regionale. In tutto fanno poco più di 138 mila euro. Tolta l’autostrada, su cui viaggiando con l’auto a metano non ci sono risparmi, rimangono 124 mila euro. La stima è che con le dieci utilitarie a metano in un anno ne potranno essere risparmiati 57 mila, circa la metà: 23 mila sul carburante con ulteriori benefici per l’ambiente, 30 mila per la manutenzione, 4.000 almeno sull’assicurazione. I 57mila euro risparmiati consentiranno appunto di ammortizzare la spesa per l’acquisto delle nuove auto in meno di due anni. Dopodiché per le casse regionali sarà solo guadagno.

    Meno auto e minori spese anche sulle vetture di servizio

    Ma il dimagrimento e il risparmio sul parco auto non si è fermato alle auto di rappresentanza. Il Governo ha imposto alle Regioni di non spendere, nel 2013, più del 50 per cento della spesa sostenuta nel 2011 tra acquisti, manutenzione, esercizio, noleggio e buoni taxi. La Regione conta una trentina di mezzi utilizzati per funzioni obbligatorie: dalla protezione civile al servizio antincendio, dal controllo del territorio al fitosanitario. Questi non si toccano. Degli altri 112 veicoli di servizio che rimanevano nel parco auto alla fine del 2012 ne sono stati venduti venti: Panda e Punto per lo più ma anche un camion, quelli più vecchi e che consumavano di più. La Regione ha incassato 20 mila euro, altri 50 mila l’anno – stimano gli uffici – saranno risparmiati nella gestione.