Renault Zoe: partenza sotto le aspettative?

12/11/2013 - daniele.pizzo

    All’inizio dell’anno Carlos Ghosn l’aveva detto che difficilmente il target di 1,5 milioni di auto elettriche vendute entro il 2016 sarebbe stato raggiunto. E pare che al di sotto delle aspettative sia stato sinora anche il riscontro da parte del pubblico nei confronti dell’ultimo modello della grande famiglia a zero emissioni di Nissan-Renault, la city car Renault Zoe. Almeno questo è quanto sostiene un’analisi di Inovev riportata dall’autorevole “Automotive News”, secondo la quale la Casa della Losanga ne venderà nel 2013 appena 10.000 unità, cioè l’80% in meno rispetto alle 50.000 all’anno preventivate.

    Un flop? Non proprio, considerando lo stato attuale del mercato europeo dell’auto, l’unico in cui la Zoe viene proposta, e le consuete difficoltà che deve necessariamente conoscere un prodotto totalmente nuovo prima di affermarsi, nel caso delle vetture elettriche il cambiamento di abitudini che si impone per i proprietari e l’annosa questione della rete di ricarica elettrica in molti paesi insufficiente e appena sufficiente in quelli più all’avanguardia. Intanto l’Allenza Renault-Nissan ha venduto da settembre 2010, anno del lancio dei primi modelli della gamma elettrica, a settembre 2013 circa 120.000 unità in tutto il mondo, una cifra che la posiziona come gruppo detentore della maggiore quota di mercato del segmento: ha il 36%, contro il 25% di General Motors, il 20% della totalità dei merchi cinesi, il 7% di Tesla e i 6% di PSA e Mitsubishi.

    Dopo la Nissan Leaf, che con 83.000 vetture dal lancio è l’elettrica più venduta del mondo, è però proprio la Zoe a guidare la classifica delle elettriche di Renault più popolari: da gennaio a settembre ne sono state piazzate 6.600 in Europa, che del resto è l’unico continente in cui viene commercializzata. Secondo Inovev il punto di debolezza della strategia del gruppo nippo-francese sta nell’eccessiva frammentazione dei brand, con Nissan, Renault, Samsung che hanno tutte in catalogo modelli elettrici ai quali le versioni con motorizzazioni tradizionali fanno ombra. E presto potrebbe aggiungersi anche Infiniti. Gli analisti francesi credono che la strategia migliore sia quella di creare nuovi brand ad hoc per le elettriche puntando forte sulla Cina, sulla falsariga delle joint venture create da BMW e Brilliance con “Zinoro”, Dongfeng e Kia con “Huaqi”, Daimler e BYD con “Denza” e Dongfeng e la stessa Nissan con “Venucia”.