ExxonMobil annuncia un programma sui biocarburanti di prossima generazione

19/07/2009 - Nicola Ventura

    La Exxon Mobil Corporation  ha annunciato oggi l’avvio di una collaborazione con la Synthetic Genomics Inc. (SGI), società leader nel campo delle biotecnologie, per la ricerca e lo sviluppo di biocarburanti di prossima generazione dalle alghe fotosintetiche.

    “Questo investimento giunge dopo diversi anni di pianificazione e studio e rappresenta un importante tassello che va ad aggiungersi al continuo impegno della ExxonMobil per lo sviluppo di tecnologie d’avanguardia che contribuiscano a vincere le sfide energetiche mondiali,” ha dichiarato il Dr. Emil Jacobs, Vicepresidente del settore Ricerca e Sviluppo della ExxonMobil Research and Engineering Company.

    “Per soddisfare la crescente domanda energetica mondiale, sarà necessario un insieme di tecnologie e di fonti energetiche. Riteniamo che i biocarburanti prodotti dalle alghe potrebbero rappresentare, in futuro, una parte significativa della soluzione, laddove le nostre ricerche ci portino allo sviluppo di un carburante che sia economicamente valido e a basse emissioni di anidride carbonica.”

    La ExxonMobil Research and Engineering Company ha siglato una collaborazione con la SGI – società privata la cui attività è incentrata sullo sviluppo di soluzioni a indirizzo genomico e fondata dal pioniere negli studi sul genoma, Dr. J. Craig Venter – per la ricerca e lo sviluppo di biocarburanti avanzati da alghe fotosintetiche, compatibili con la benzina e il gasolio di oggi.

    Nell’ambito di questo programma, la ExxonMobil prevede un investimento di oltre 600 milioni di dollari – che comprendono circa 300 milioni di dollari di ricerca interna e, potenzialmente, oltre 300 milioni di dollari di contributo alla SGI – se gli obiettivi di ricerca e sviluppo verranno raggiunti con successo.

    “Sebbene siano ancora necessari tanto lavoro e anni di ricerca e sviluppo, se avremo successo, i carburanti derivati dalle alghe potrebbero contribuire a soddisfare la crescita della domanda mondiale di carburanti per il trasporto, riducendo al contempo le emissioni di gas a effetto serra,” ha dichiarato Michael Dolan, Senior Vice President della ExxonMobil. “Il nostro nuovo programma sui biocarburanti prodotti dalle alghe si affianca all’impegno costante della ExxonMobil per ridurre le emissioni derivanti dalle nostre operazioni e dai consumatori finali dei nostri prodotti, attraverso i miglioramenti nel campo dell’efficienza e l’innovazione tecnologica.”

    La ExxonMobil ha investito oltre 1.5 miliardi di dollari negli ultimi cinque anni in attività che migliorano l’efficienza energetica e riducono le emissioni di gas a effetto serra. Esse includono lo sviluppo di tecnologie per migliorare l’efficienza delle autovetture, come ad esempio rivestimenti interni per pneumatici che mantengono a lungo la corretta pressurizzazione, lubrificanti avanzati per ridurre i consumi e plastiche leggere per componenti dell’auto. Inoltre, la società sta svolgendo attività di ricerca per migliorare l’efficienza dei motori, ha sviluppato una membrana separatrice per batterie a ioni di litio per veicoli ibridi ed elettrici e sostiene la ricerca avanzata per il progresso degli studi nel campo dell’energia solare, dei biocarburanti e della cattura e stoccaggio del carbonio.

    “La vera sfida nel creare una prossima generazione di biocarburanti effettivamente valida sta nella possibilità di produrli in grandi volumi, cosa che richiederà progressi significativi sia sotto il profilo scientifico che ingegneristico,” ha dichiarato Venter, CEO della SGI. “La collaborazione tra la SGI e la ExxonMobil unirà le diverse competenze e le capacità di entrambe le società per sviluppare soluzioni innovative che possano portare alla produzione su larga scala di biocarburanti derivati dalle alghe.”

    Le competenze della ExxonMobil nel settore ingegneristico e scientifico saranno utilizzate in ogni aspetto del programma, dallo sviluppo di sistemi per aumentare la scala di produzione delle alghe alla produzione di carburanti finiti.

    Emil Jacobs ha aggiunto: “Dopo studi approfonditi, abbiamo constatato che le potenzialità e i benefici dei biocarburanti derivati dalle alghe potrebbero essere significativi. Tra questi, la disponibilità della luce solare e l’anidiride carbonica utilizzata per coltivare le alghe fotosintetiche potrebbero produrre effetti positivi sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. La coltivazione delle alghe non necessita di acqua dolce nè di terreni coltivabili utilizzati per la produzione alimentare. E, non ultimo, le alghe hanno il potenziale di produrre grandi volumi di petrolio che può essere lavorato nelle raffinerie oggi esistenti per produrre carburanti compatibili con le attuali tecnologie e infrastrutture per il trasporto.”